Meditare con il corpo
La meditazione è un’attività sempre più diffusa al giorno d’oggi e praticata in ogni angolo di mondo. Ciononostante, per un gran numero di persone, la difficoltà maggiore al momento di accostarsi a questo meraviglioso itinerario di conoscenza di sé, è rappresentata dal rischio che questo si trasformi in un’attività essenzialmente mentale e di superficie.
In questo senso, invece di permettere una conoscenza approfondita della nostra mente e del suo funzionamento, come di sperimentare la dimensione illuminata che si trova al di là dei pensieri, la pratica della meditazione può trasformarsi in qualcosa di sottilmente analitico e cogitativo.
Al tempo stesso, la sua natura essenzialmente statica (necessità di trovare la giusta postura, di rimanervi a lungo, di combinare postura-respirazione-visualizzazione), invece di aiutare a trovare la calma interiore e la libertà dai pensieri, può spesso far “deragliare” il meditante verso una condizione di nervosismo, irrequietezza e affollamento mentale.
Ispirandosi direttamente agli insegnamenti del viaggiatore e scrittore mistico di origine occitane, Jean Absat – che visse nell’VIII secolo tra Persia, Armenia, Siria e Anatolia – la “meditazione consapevole attraverso il corpo” permette al contrario di integrare in maniera fluida meditazione, consapevolezza del proprio corpo e della propria sensibilità.
Attingendo direttamente alla potenza del movimento consapevole e al potere liberatorio delle emozioni, questo approccio originale alla meditazione permette in maniera semplice e naturale di realizzare una condizione di una pace e tranquillità reali in sé. Un’autentica immersione nell’universo interiore compiuta attraverso il corpo fisico, così da appropriarsi di alcuni strumenti semplici ma efficaci da impiegare in tutte i momenti della vita, nella gestione delle situazioni di stress, di paura e d’insicurezza.